Perchè "Aldilà del Nulla"?

Mi chiamano Morsut Arrigo Francesco Altran 

Perché dobbiamo riconoscere che spessissime volte ci siamo trovati nel “nulla”, in un luogo che in realtà è un “non luogo”.

Ci siamo trovati là perché è stato il nostro stesso male di vivere, la nostra solitudine, il nostro dolore, la nostra sofferenza a condurci entro quei confini e ci è stato richiesto un grandissimo sforzo di volontà per riuscire ad allontanarci da ciò che forse ci avrebbe portato dove noi non avremmo neppure immaginato, laddove non avremmo mai voluto, ma certo in un labirinto di sofferenza ancora più tortuoso e  difficile da superare.

Molti, troppi esseri viventi vi si precipitano dentro volontariamente, attratti quasi fatalmente, spinti dalla loro stessa mancanza di speranza e dal fatto che hanno rinunciato a credere. Si arriva a una disperazione totale che nasce dal fatto di sentirsi non più nella luce e nella gioia di vivere, ma nella tenebra e dobbiamo riconoscere che qualche volta anche il nostro vissuto ci avrebbe portato a fare lo stesso. Il “nulla” ci attrae perché a volte, troppe volte, magari inconsapevolmente, abbiamo rinunciato a sperare presi dallo sconforto e dallo smarrimento del vivere e lo abbiamo fatto a causa della solitudine cosmica in cui ci siamo trovati e dalla disperazione abissale di cui ci siamo sentiti circondati e dai problemi che, inevitabilmente, la vita ci ha portato e ci porta continuamente.

Tuttavia, noi, fortunatamente, abbiamo fatto come certi  alberi che colpiti dalla folgore resistono, e abbiamo cercato di andare “oltre”, “aldilà“. E’ stato allora che senza ce lo potessimo neppure immaginare, la forza stessa della vita ci ha regalato delle sorprese e ci ha fatto scoprire meraviglie.

Ci siamo trovati in un giardino (che potrebbe essere questo, ma non dimentichiamo che ogni spazio che sia nostro è un giardino), in cui la vita, l’arte, la poesia, l’amore, l’amicizia, la fratellanza, la fiducia, la fede in qualcosa che è sopra di noi e la speranza prosperano ancora come per incanto facendoci scoprire cose meravigliose che vorremmo poter estendere e condividere con tutti, col mondo intero, perchè ci aiutino, fintanto che ci troviamo in questo splendido mondo e in questa vita, che pur sempre vale la pena di essere vissuta, a vivere meglio, a guardare avanti e a crescere sempre.

Del resto l’Arte che cos’è se non la sublimazione dei sentimenti che proviamo dentro? E questa sublimazione non è forse “estremo desiderio”, in cui lo scambio di emozioni che ne deriva è totalmente penetrante, e ci fa scoprire ancora, nonostante tutto, la gioia e l’Amore intesi in senso universale, che magari pensavamo di non poter incontrare mai più?

E’ attraverso l’Arte che è sempre infinita e divina, che ci è concesso di raggiungere la felicità a cui tutti noi, esseri umani finiti aspiriamo, ed è questo che dobbiamo perseguire, sempre. Non dobbiamo scordarcelo mai. Tutto questo avverrà solo se la strada che seguiremo passerà attraverso un grande percorso di amore, di sensibilità e totale empatia ed affinità con chi avremo la ventura di incontrare sulla nostra strada e sappiamo che raggiungere questo rappresenterà il punto più alto dell’interiorità e dei sentimenti. Siamo consapevoli anche che questo forse ci farà soffrire, diventerà struggimento, ma sappiamo pure che ci porterà a scivolare all’unisono in un’altra dimensione, che trascenderà i sensi e la fisicità e ci troveremo nell’area, che è sublime, dell’ “aldilà” del “nulla.”

Siamo ben orgogliosi e fieri di dedicare questa pagina a un artista dal grande talento che ha la capacità di esprimersi attraverso il linguaggio di varie arti. Lui pure è passato attraverso tutte queste fasi della vita che sono fasi di crescita e di arricchimento per “andare oltre”, superandole con estrema forza d’animo e ammirevole coraggio e dell’ “aldilà del nulla“, che si trova nello spazio del sublime e dell’interiorità, ha saputo fare il suo manifesto se non una stessa ragione di vita......................           Scritto da una mia conoscente